VIDEO PODCASTING: NUOVE FRONTIERE, VECCHI PARADIGMI - Growell
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VIDEO PODCASTING: NUOVE FRONTIERE, VECCHI PARADIGMI

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VIDEO PODCASTING: NUOVE FRONTIERE, VECCHI PARADIGMI

Avete mai sentito parlare di video podcasting? Se volete approfondire l’argomento, vi consigliamo di continuare a leggere questo articolo. Andiamo con ordine.

Radio e televisione, sin dal principio, avevano uno scopo ben preciso: educare, informare, ma soprattutto INTRATTENERE. Così, con il tempo, sono nati diversi format, sempre più rivolti ai gusti dell’audience: talk show, varietà, game show e così via. La serialità è l’elemento principale su cui si basa la cultura televisiva e radiofonica.

Tra i programmi più innovativi, che hanno incontrato l’interesse del pubblico giovanile, c’è stato Bandiera Gialla, condotto da Gianni Boncompagni e Renzo Arbore. La prima edizione ci fu nel 1965 e durante la puntata venivano proposte 12 nuove canzoni della scena musicale. Il pubblico, composto da ragazzi, era chiamato a votare il brano preferito attraverso delle bandierine gialle.

Oggi il confine tra il medium radiofonico e quello televisivo si è ridotto, poiché con l’avvento del digitale e dello streaming è possibile accedere ai contenuti da qualsiasi device (smartphone, pc, tablet, smart TV), non essendo più vincolati alla fruizione soltanto dalla radio o dal televisore.

La digitalizzazione è un processo che offre continue possibilità di connessione, condivisione e interazione, che va oltre il web. Anche i media tradizionali, infatti, si sono adattati alle nuove modalità di comunicazione dettate dalla rete. Ad esempio, il classico televoto che prima avveniva solo in modalità analogica (telefonando o inviando un SMS), oggi può essere effettuato attraverso un sito o un’applicazione dedicata. 

Gli stessi social network possono essere fonte di spunto per gli autori dei programmi, i quali, analizzando il sentiment dell’audience, possono creare dei contenuti appositi volti a incrementare l’engagement.

DAL PODCAST AL VIDEO PODCASTING

Il podcast, prosecutore digitale della radio, ha la caratteristica di essere ascoltato prettamente tramite piattaforme digitali come:

Qual è il vantaggio di questo nuovo strumento? 

Grazie a pochi strumenti come un pc, una buona connessione a Internet, un paio di software freeware specifici e un microfono, chiunque può condurre e proporre sul web la propria trasmissione. Il successo è determinato da un’identità differenziante.

La natura on demand del podcast fa emergere tutti quei programmi narrativi “di nicchia” che si basano su una storia con “qualcosa da raccontare”, grazie a un alto livello di registrazione e di montaggio.

Inoltre i podcast sono incredibilmente versatili, perché possono raggiungere il pubblico/target ovunque si trovi e possono essere ascoltati in qualunque momento.

Da qualche tempo si parla di video podcasting, che vede l’aggiunta dell’elemento video a quello audio. Sempre più speaker e podcaster riprendono i propri volti e quelli dei loro ospiti, per poter arrivare ad un pubblico più ampio e offrirgli uno “spettacolo” più reale.  C’è una componente essenziale di improvvisazione che rende speciale e interessante un podcast; un altro elemento fondamentale è la creazione di un palinsesto.

Ma perché la scelta di aggiungere anche il video?

Parlando in termini scientifici, il professor Mriganka Sur (del MIT’s Department of Brain and Cognitive Sciences) afferma che “metà del cervello umano recupera più facilmente le informazioni tramite le immagini, consentendoci di apprenderle e di ricordarle meglio”.

Il video favorisce l’engagement sui social media, dal momento che gli utenti possono trovare il contenuto direttamente nel proprio feed. 

Il video podcasting dunque, è un’ottima strategia di marketing per raggiungere una platea più ampia, coinvolgerla maggiormente e fidelizzarla, ma servono sempre contenuti di qualità e capacità di saper intrattenere il pubblico per più tempo.

CONCLUSIONI

Il podcast o il video podcasting sono potenti strumenti in grado di sfruttare lo storytelling e stimolare l’interesse dei pubblici, perciò possono entrare a far parte di una strategia di marketing mix per le aziende.

In tal caso si parla di branded podcast, il cui scopo è promuovere l’ascolto dei contenuti sponsorizzati, migliorare la percezione del brand, offrire una nuova prospettiva sui prodotti, creare una community di utenti attiva.

Growell è specializzata in strategie di comunicazione integrata, adatta a tutte le imprese.

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