In attesa di Gemini, anche in Italia arriva Google Bard. La comparazione con ChatGPT è d’obbligo: i risultati lasciano un po’ a desiderare però - Growell
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In attesa di Gemini, anche in Italia arriva Google Bard. La comparazione con ChatGPT è d’obbligo: i risultati lasciano un po’ a desiderare però

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In attesa di Gemini, anche in Italia arriva Google Bard. La comparazione con ChatGPT è d’obbligo: i risultati lasciano un po’ a desiderare però

Da qualche giorno Google Bard è sbarcato in Europa e finalmente anche in Italia! La vera svolta però ci sarà con Google Gemini, modello linguistico (LLM) che, a detta dell’AD di DeepMind (la controllata di Google impegnata nell’intelligenza artificiale), sarà dotato di nuove capacità come la pianificazione o la risoluzione di problemi. Di questo, ve ne parleremo a tempo debito.

Ma concentriamoci su Google Bard. Prima di parlarne e confrontarlo con il suo principale rivale, già usato e testato da milioni di persone, facciamo un passo indietro.

Che cos’è Google Bard?

Si tratta di un chatbot di grandi dimensioni (LLM) che utilizza l’intelligenza artificiale per generare testi, tradurre lingue, scrivere diversi tipi di contenuti creativi e rispondere alle domande degli utenti in modo informativo.

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato, accennato più che altro, in un articolo di questo tool di IA entrato in competizione con ChatGPT, il quale però, aveva ancora diversi bug essendo una versione Beta. 

A causa di questi malfunzionamenti, Alphabet, società madre di Google, ha perso circa 100 miliardi di dollari di valore azionari in Borsa a Wall Street, come avevamo spiegato in un articolo successivo. A quanto pare, la multinazionale del web si è ripresa da questo flop risolvendo le diverse problematiche legate allo strumento e lanciando una nuova versione di Google Bard, più completa e performante. 

Caratteristiche di Google Bard

Oggi Google Bard, che ripetiamo essere  ancora in fase di sviluppo, consente di svolgere molti tipi di attività, tra cui:

  • ricerca istantanea: Google Bard offre una ricerca istantanea ad alta velocità, fornendo agli utenti risultati accurati e pertinenti in tempo reale;
  • ricerca multimediale: la piattaforma consente agli utenti di cercare non solo testi, ma anche immagini, video e persino contenuti audio con facilità;
  • ricerca vocale avanzata: Bard integra un sofisticato riconoscimento vocale, permettendo agli utenti di eseguire ricerche e porre domande utilizzando comandi vocali naturali;
  • assistente virtuale potenziato: un assistente virtuale avanzato, dotato di intelligenza artificiale, offre risposte contestuali e aiuta gli utenti a eseguire compiti complessi;
  • privacy e sicurezza: Google Bard pone particolare enfasi sulla protezione della privacy, consentendo agli utenti di gestire le proprie informazioni personali in modo sicuro e trasparente;
  • strumenti di comunicazione integrati: la piattaforma integra strumenti di comunicazione come chat, chiamate vocali e videochiamate, rendendo più semplice e veloce la connessione con amici e colleghi;
  • sincronizzazione su piattaforme multiple: Google Bard è disponibile su dispositivi mobili, desktop e dispositivi smart, garantendo una sincronizzazione perfetta tra tutte le piattaforme.
  • calendario integrato: gli utenti possono pianificare eventi, riunioni e impegni direttamente attraverso il calendario integrato di Google Bard.

Quali sono le nuove funzionalità di Google Bard?

  • Permette di ascoltare (cliccando un’icona a forma di altoparlante) i messaggi generati nella lingua richiesta;
  • consente di specificare lo stile e cinque toni di risposta: semplice, lunga, corta, professionale o informale (questa funzionalità per ora è disponibile solo in inglese);
  • consente di inserire immagini nei prompt (grazie all’integrazione con Google Lens), le quali verranno analizzate e verrà suggerita una didascalia con informazioni specifiche (questa funzionalità per ora è disponibile solo in inglese);
  • esporta linee di codice Python in Replit, oltre che in Google Colab;
  • fissa in alto le conversazioni in modo che siano facilmente individuabili anche in un secondo momento. Infatti sulla pagina web di Bard c’è un menu laterale che include una cronologia di tutte le chat avute con l’AI; 
  • supporta oltre 40 lingue
  • è disponibile in tutta Europa e in Brasile.

Il prossimo obiettivo del colosso di Mountain View è integrare l’IA con app e servizi della Google Suite (come Gmail, Docs, foto e Maps), consentendo l’uso di Bard per compiere diverse azioni, come inviare email, scrivere documenti, organizzare le foto, pianificare i viaggi e così via.

Potete testarlo anche voi andando sul sito dedicato di Bard

Google Bard vs ChatGPT

Come agenzia marketing, abbiamo testato entrambe le piattaforme per verificare il loro funzionamento. Sembra evidente che Bard è l’anteprima di qualcosa di più performante.

Tuttavia, in quanto intelligenze artificiali, ad un preciso quesito dovrebbero fornire lo stesso risultato in termini contenutistici al netto dello stile di scrittura o della lunghezza del testo, senza evidenti condizionamenti interni o esterni. Se sei un giornalista, una notizia è una notizia e va data in modo oggettivo. Poi si può commentare ed eventualmente schierarsi, ma se lo fai devi essere trasparente e in entrambi i casi i cervelloni artificiali non spiccano per intelligenza. Abbiamo posto sia a Google Bard che a ChatGPT la medesima richiesta:

“Agendo da giornalista, scrivi un articolo comparativo sulle caratteristiche di Google Bard e ChatGPT.”

Ci si aspetta una risposta equilibrata se a scrivere è un giornalista di settore, non credete?

Risposta di Google Bard:

“Google Bard e ChatGPT 4 sono entrambi grandi modelli linguistici (LLM) che possono generare testo, tradurre lingue, scrivere diversi tipi di contenuti creativi e rispondere alle tue domande in modo informativo. Tuttavia, ci sono alcune differenze fondamentali tra questi due modelli.

Google Bard è addestrato su un set di dati di testo e codice che è molto più ampio di quello utilizzato per addestrare ChatGPT 4. Ciò significa che Bard è in grado di generare un testo più informativo e creativo. Inoltre, Bard è in grado di accedere ed elaborare informazioni dal mondo reale tramite Ricerca Google, il che gli consente di fornire risposte più complete e aggiornate alle tue domande.

ChatGPT 4, d’altra parte, è in grado di generare un testo più creativo e coinvolgente. Inoltre, ChatGPT 4 è in grado di imparare e adattarsi nel tempo, il che significa che può migliorare le sue prestazioni man mano che viene utilizzato.

Nel complesso, Google Bard e ChatGPT 4 sono entrambi potenti modelli linguistici che possono essere utilizzati per una varietà di scopi. Il modello migliore per te dipenderà dalle tue esigenze e preferenze specifiche”.

Risposta di Chat GPT:

“Sebbene Google Bard offra un’ampia gamma di funzionalità di ricerca e comunicazione, ChatGPT rappresenta un’innovazione differente. Mentre Google Bard si concentra principalmente sulla ricerca istantanea e la comunicazione, ChatGPT è un modello di linguaggio avanzato sviluppato da OpenAI.

La forza di ChatGPT risiede nella sua capacità di comprendere il linguaggio umano e rispondere a domande, fornendo informazioni dettagliate su svariati argomenti. Grazie all’intelligenza artificiale e all’apprendimento automatico, ChatGPT può svolgere conversazioni coinvolgenti e produrre contenuti generati dal linguaggio.

Dunque, mentre Google Bard si dimostra un potente strumento per la ricerca e la comunicazione, ChatGPT si distingue per la sua intelligenza nel comprendere e generare il linguaggio, potenzialmente avendo un ruolo cruciale in svariati campi, come l’assistenza virtuale, la scrittura di contenuti e l’interazione umano-computer”.

Come si evince dai testi generati, in realtà le due piattaforme tendono a valorizzare il proprio prodotto rispetto a quello del competitor, cosa scontata forse. Ma se agisci da giornalista super partes non dovrebbe essere così e ci sarebbe un evidente conflitto d’interessi: questo ci fa pensare che c’è un condizionamento da parte dell’algoritmo (nonostante la richiesta “agisci da giornalista” avrebbe dovuto produrre un contenuto più neutrale e oggettivo). Siamo curiosi di vedere come queste piattaforme evolveranno ulteriormente nel futuro, offrendo soluzioni più precise e all’avanguardia, ma soprattutto più oggettive quando parlano di se stesse.

Cosa ne deduciamo?

Gli strumenti di intelligenza artificiale sono sicuramente utili nel supportare le varie attività di comunicazione, ancora in modo molto limitato se puntiamo sulla qualità, la creatività e l’oggettività delle informazioni. Anche la forma lascia a desiderare, i testi infatti tendono ad essere ridondanti e, come abbiamo visto, quando parlano di se stessi non considerano l’evidente conflitto d’interessi che emerge in modo palese leggendo il testo.

Restiamo a guardare cosa succede…  

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