Lettera H: come utilizzarla correttamente - Growell
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Lettera H: come utilizzarla correttamente

Lettera H: come utilizzarla correttamente

L’H la metto o non la metto? I dubbi sull’uso corretto della lettera H compaiono nella nostra vita durante i primi anni della scuola primaria, e spesso ci accompagnano nell’età adulta. Scopriamo insieme le regole e qualche piccolo espediente che ti aiuteranno a usarla correttamente.

L’H è quella lettera misteriosa che, nella lingua italiana, compare nella scrittura ma non si sente nella pronuncia.

Devi usarla quando vuoi dire che possiedi qualcosa (ho un tablet); quando provi qualcosa (ho molto freddo); quando compi un’azione (ho comprato un nuovo tablet), quindi come ausiliare di un verbo.

La lettera H si usa inoltre nelle esclamazioni (ohi, ahi, ehi, ah, oh ecc.).

Se hai dei dubbi puoi aiutarti con quelle piccole rime che in genere si imparano nella scuola primaria ma che, se memorizzate, sono utili anche agli adulti per non commettere errori!

ATO, ITO, UTO… l’H hanno sempre avuto (ho giocato; ho reagito; ho taciuto).

Con ARE, ERE, IRE… l’H va a dormire (vado a sciare; mi metto a sedere; tendo a dimagrire).

Le seguenti brevi domande ti aiuteranno a capire quando l’H non si usa:

se rispondi a “dove”? Vado a scuola
a “come”? Disegno a mano libera
a “chi”? L’ho chiesto a Laura.
Inoltre se puoi usare OPPURE al posto di O, non devi mettere l’H.

Vi starete chiedendo a cosa serve la lettera H dal momento che nella pronuncia non si sente. In realtà questa lettera misteriosa è utile, perché nello scritto serve a distinguere alcune voci del verbo avere da altre parole che verbi non sono.

HO (prima persona singolare: ho caldo), O (congiunzione: o prima o dopo)

HAI (seconda persona singolare: hai fame?), AI (preposizione articolata: appeso ai ganci)

HA (terza persona singolare: ha sonno), A (preposizione semplice: andare a piedi)

HANNO (terza persona plurale: hanno freddo), ANNO (periodo temporale: ogni anno).

Le cose da ricordare non sono molte quindi non scoraggiarti! Con qualche piccola accortezza, l’H diventerà tua amica.

 

Articolo a cura di: Marilena Giovinazzi

Illustrazione di: Emiliy Casagrande

16 Commenti
  • Salvatore
    Inviato alle 02:10h, 25 Settembre Rispondi

    La nostra lingua italiana è una tra le lingue più complesse, è ricca di verbi e fa la differenza tra le tante lingue del mondo proprio per le tante piccole cose di grammatica. Grazie per avermi fatto imparare tante cose della nostra lingua.

  • Mariano
    Inviato alle 04:52h, 13 Settembre Rispondi

    Un dubbio…nella frase La qualità ha lunga durata per me va messa la acca…

  • Eunice
    Inviato alle 15:35h, 10 Novembre Rispondi

    Quando ti rivolgi ad una persona dicendo, ha dimenticavo è corretto? Credo di no perché un esclamazione. È così?

  • Luisa Degan
    Inviato alle 23:28h, 01 Dicembre Rispondi

    Mi sembra impossibile che non si conosca l’uso della lettera h…. è come non saper scrivere o leggere cioè una cosa basilare!

    • Marilena Giovinazzi
      Inviato alle 19:10h, 13 Marzo Rispondi

      Incredibile ma vero Luisa, qualcuno nutre ancora dubbi sull’uso corretto della lettera H.

  • Paolo
    Inviato alle 09:34h, 12 Marzo Rispondi

    In realtà questa lettera misteriosa è INutile nell’italiano, ha un retaggio storico di derivazione latina. A livello funzionale nello scritto la distinzione di alcune voci del verbo avere da altre parole -che verbi non sono- si desume dal contesto della frase… che è ESATTAMENTE quello che facciamo tutti noi quando il messaggio viene udito (la H non viene pronunciata) anziché letto.

    • Marilena Giovinazzi
      Inviato alle 19:02h, 13 Marzo Rispondi

      Gentile Paolo,
      il suo commento è interessante, tuttavia se la grammatica lo prevede l’H va utilizzata. Ci sono dei casi in cui si può decidere di ometterla, come avviene ad esempio per l’interiezione ahi (ahi, mi fa male la gamba) che si può scrivere anche ai, come la preposizione articolata (devi dare da bere ai gatti). Ma scrivere la prima persona singolare del verbo avere (ho appena finito di cenare) senza l’H, che ci consente di distinguere il verbo dalla congiunzione o (alzati o farai tardi a scuola), significherebbe commettere un errore grammaticale. Del resto l’italiano è in continua evoluzione, quindi non possiamo escludere che in futuro la sua intuizione possa concretizzarsi.

  • Aldo Giovannini
    Inviato alle 09:19h, 15 Aprile Rispondi

    com’è corretto scrivere: il capitolo dedicato ai costumi ed ai pregiudizi. Va bene senza H o si deve inserirla!

  • Monica
    Inviato alle 13:51h, 03 Ottobre Rispondi

    Buongiorno, nella frase “Sei stato bravo e la prossima volta farai meglio” ci va l’H ?

  • Federica
    Inviato alle 11:55h, 21 Ottobre Rispondi

    Grazie mille è molto utile per tanti motivi noi ci sbagliamo o chi va di corsa,o chi non ha tempo e scrive velocemente ecc. Un bellissimo consiglio.

    • Marilena Giovinazzi
      Inviato alle 07:09h, 27 Ottobre Rispondi

      Grazie Federica, hai ragione… la fretta non è nostra amica in questi casi.

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