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Content marketing e contenuti di qualità: la grammatica gioca un ruolo fondamentale

In congiuntivo

Content marketing e contenuti di qualità: la grammatica gioca un ruolo fondamentale

In questo articolo la nostra editor Marilena Giovinazzi ha voluto parlare del congiuntivo troppo spesso evitato, in particolare nella comunicazione digitale.

 

Da diversi anni il congiuntivo (http://www.grammaticaitaliana.eu/congiuntivo.html) viene spesso sostituito con l’indicativo, in molti casi perché si hanno dubbi sul suo corretto uso. Vediamo insieme quando e come utilizzarlo, nella speranza che possa riacquistare un po’ di vitalità.

Quando si usa questo modo verbale? Si usa prevalentemente nelle frasi subordinate, ma anche nelle principali; in genere è introdotto dalla congiunzione che, e da altre che vedremo in seguito, e i verbi coinvolti esprimono incertezza, dubbi, volontà, incredulità, opinioni, ipotesi, desideri, timori, aspettative, preferenze, stati d’animo ecc.

Facciamo alcuni esempi:

  • se vogliamo esprimere un desiderio, una preferenza scriveremo: avrei preferito che la maglietta fosse arancione; desideravo che il tempo passasse in fretta;
  • per esprimere considerazioni personali usando verbi come ritenere, credere, pensare, ipotizzare scriveremo: ritengo che sia opportuno rimandare questa spesa; credo che rilassarsi sia importante; pensavo che non fosse utile;
  • nel caso di incertezze e timori: non sono sicura che sia la scelta giusta; temo che si possa danneggiare;
  • anche per esprimere stati d’animo, positivi o negativi, il congiuntivo è la scelta corretta: sono contento che tu stia bene; mi dispiace che tu non sia riuscito a raggiungermi.

Il congiuntivo è introdotto anche da aggettivi o pronomi indefiniti: ovunque, chiunque, qualsiasi, qualunque ecc. Si usa inoltre dopo frasi introdotte da espressioni o verbi impersonali: è probabile che non accada mai; è fondamentale in questi casi che si prenda posizione; è scontato che si debba andare al voto; è strano che non si sia ancora verificato; sembra che non riesca a smettere; bastava che tu lo chiamassi.

Anche le congiunzioni influiscono sulla scelta del modo verbale, infatti alcune di loro implicano l’uso del congiuntivo. Vediamo insieme quali:

  • le congiunzioni composte (formate da più elementi univerbati): purché, affinché, nonostante, benché, malgrado, sebbene;
  • le locuzioni congiuntive (costituite da più parole che, pur essendo separate fra loro, scritte in sequenza formano una congiunzione): tranne che, per quanto, senza che, prima che, come se, per quel che, a condizione che, a patto che, nel caso.

Facciamo alcuni esempi: riesco a resistere nonostante faccia caldo; è meglio affiancare il bambino affinché possa acquisire meglio le nozioni; l’esperimento si potrà fare a condizione che ci sia spazio a sufficienza.

I casi in cui si utilizza il congiuntivo non si esauriscono qui, ma quelli a cui abbiamo accennato sono i principali.

Coraggio quindi! Cerchiamo di dare un po’ di spazio a questo modo verbale così a lungo trascurato.

 

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