Algoritmo Facebook: cos'è e come funziona - Growell
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Algoritmo di Facebook: cos’è e come funziona

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Algoritmo di Facebook: cos’è e come funziona

I nostri clienti che tentano di approcciare in autonomia alla pubblicità attraverso Facebook inciampano tutti nella stessa problematica, che ci porta alla fatidica domanda: “Come facciamo a farci notare in modo tale da acquisire follower?”. L’interrogativo nasce dalla convinzione erronea che il social media più conosciuto al mondo faccia vedere tutti i nostri contenuti a chiunque clicchi sul fatidico “mi piace” della pagina della nostra azienda. Mi duole molto disincantarvi, ma purtroppo non è così. Facebook è una società quotata in borsa e come tale tende a monetizzare qualsiasi cosa, soprattutto i contatti di cui dispone: gli utenti privati della piattaforma.

Facebook si avvale di un sofisticatissimo algoritmo che regola la portata organica di ogni singolo post che inseriamo nel nostro profilo aziendale, in modo tale da mostrare un contenuto soltanto a chi è potenzialmente interessato. Questo processo accade anche con i nostri profili privati, solo che in quel caso si tratta di un meccanismo totalmente gratuito.

Nel caso invece di aziende come Facebook, è richiesta una sponsorizzazione economica. Il nostro amato social network, per le aziende, non è affatto gratuito. Quindi, per rispondere alla domanda delle domande è necessario chiarire un concetto semplicissimo: bisogna investire tempo e denaro.

Ma Facebook come sceglie cosa far vedere e a chi farlo vedere?

L’algoritmo in questione ha soppiantato completamente l’antico (e molto più semplice) EdgeRank. Ora infatti tiene conto di almeno 100.000 fattori diversi per mostrare agli utenti contenuti rilevanti. Tenete sempre presente che Facebook ha come obiettivo primario quello di fidelizzare il più possibile la propria utenza, in modo tale che questa non si annoi e continui ad accedere alla piattaforma.

Un modo per ottenere questa sorta di dipendenza è mostrare all’utente solo cose alle quali è realmente interessato. Se Facebook cominciasse a farvi vedere solo cose per voi del tutto irrilevanti finirebbe per annoiarvi, e probabilmente passereste il vostro tempo altrove.

Questo sistema è “croce” e delizia allo stesso tempo: se da un lato ci permette di non vedere più una home page stracolma di cose per noi inutili, dall’altro riduce sensibilmente la portata organica (ovvero quella gratuita) di tutte le pagine aziendali. Ciò comporta un’altra conseguenza: bisogna avere delle competenze in termini di copywriting, in campo visual e certamente in comunicazione social per rendere un contenuto interessante al nostro potenziale cliente.

Algoritmo di Facebook: conoscerlo significa poterlo sfruttare per il proprio business

Ma possiamo conoscere tutte le variabili dell’algoritmo e sfruttarle a nostro vantaggio? “Sì, ma no” è la risposta corretta. Come funzioni l’algoritmo più o meno lo sappiamo. Alcune cose sono dichiarate da Facebook stesso, altre sono facilmente intuibili e altre ancora invece sono un segreto (giustissimo, a mio avviso). Possiamo sfruttare a nostro vantaggio due cose: il fatto che Facebook premi contenuti interessanti e il fatto che questo social network mostri i contenuti giusti alle persone giuste.

Per farlo, però, abbiamo bisogno di competenze che non scendono dal cielo come scienza infusa, ma si acquisiscono attraverso lo studio e continui corsi di aggiornamento. Per questa ragione esistono professioni come i social media manager. Questi individui conoscono gli strumenti del mestiere: sanno pianificare, creare e gestire contenuti perseguendo obiettivi e comunicando, in modo corretto, i valori del brand che si intende sponsorizzare. Inoltre non lavorano da soli, ma si avvalgono delle competenze dei copywriter e dei visual. Grazie a questi professionisti si riesce a creare un post in grado di entrare nel News Feed di reali potenziali clienti.

Se intendete far conoscere il vostro marchio attraverso Facebook non potete pensare di riuscirci da soli. Non perché non siete abbastanza intelligenti, ma perché non è il vostro mestiere. Detta più semplicemente, sarebbe come pensare di poter eseguire un’appendicectomia dopo aver visto una puntata di “E.R. Medici in prima linea”. Sarebbe un bagno di sangue, letteralmente!

Quindi non indugiate troppo, veniteci a trovare nei nostri uffici e vi dimostreremo concretamente le potenzialità della comunicazione social, fatta da professionisti per i professionisti.

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